GEI Award 2024 al presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella per “il suo impegno per il multilateralismo, per i diritti individuali, per gli ideali esemplari del progetto europeo, per il rafforzamento del rapporto transatlantico e di quello con gli Stati Uniti d’America in particolare”
New York, 6 maggio 2024-“Care italiane e cari italiani, è questa l’occasione per celebrare oggi la vita di un’Associazione come GEI- Gruppo Esponenti Italiani – che quest’anno festeggia il cinquantesimo anniversario, segno di profonde radici, di vitalità e di prestigio riconosciuto nel mondo economico-finanziario, imprenditoriale e delle professioni di questa città”.
Dal podio dello storico Metropolitan Club di New York, che si affaccia sulla Fifth avenue, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha voluto celebrare con queste parole l’importante anniversario che il GEI festeggia quest’anno e lo ha fatto subito dopo aver ricevuto il GEI Award- una statuetta creata dall’artista Arnaldo Pomodoro- dalle mani del presidente, Mario Calvo-Platero.
“Mi congratulo- ha continuato Mattarella- e, insieme, ringrazio il suo Presidente, Mario Platero, il Vicepresidente Daniele Bodini, i membri del Consiglio, che hanno voluto – come già accadde per i miei predecessori, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano – conferirmi il riconoscimento del GEl Award. Sono riconoscente per questo gesto che conferma i sentimenti di attaccamento della comunità italo-americana di New York alla madrepatria”.
Al presidente Mattarella, recita la menzione, è “riconosciuto il suo impegno per il multilateralismo, per i diritti individuali, per gli ideali esemplari del progetto europeo, per il rafforzamento del rapporto transatlantico e di quello con gli Stati Uniti d’America in particolare”.
Per il presidente della Repubblica Italiana, accompagnato dalla figlia Laura, dall’ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti Mariangela Zappia, dal Rappresentante Permanente presso le Nazioni Unite Maurizio Massari, dal Console generale a New York Fabrizio di Michele, il pranzo al Metropolitan Club è stata anche un’importante occasione per salutare la comunità italiana. Erano presenti oltre duecento persone, tra: imprenditori, professori, medici, scienziati, manager, curatori di musei, architetti, giornalisti, avvocati, artisti. C’era anche un’ospite speciale, Stella Levi, 101 anni, compiuti il 5 maggio, a cui il presidente- che nel 2023 le ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce- ha voluto esprimere pubblicamente gli auguri, accompagnato dagli applausi dei presenti.
Prendendo la parola, subito dopo il saluto di benvenuto del’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, il presidente del GEI, Mario Calvo-Platero, ha prima di tutto voluto ringraziare oltre all’ambasciatrice, anche il Console Generale Fabrizio di Michele e il loro staff in quanto “senza il loro aiuto questo evento non sarebbe stato possibile”, ha detto. Subito dopo ha ringraziato le aziende che con entusiasmo hanno aderito a far parte del Comitato per il saluto al Presidente Sergio Mattarella. In ordine: ACP, Assicurazioni Generali, Bracco, Edizione, Ferrari, Ferrero, Illy, Intesa Sanpaolo, Investindustrial, Lavazza e UniCredit.
Calvo-Platero ha quindi poi ricostruito la storia di questi cinquant’anni di GEI, che si intrecciano con i fatti che hanno colpito l’Italia in questo ultimo mezzo secolo. “Il GEI- ha ricordato nel suo discorso-Era stato fondato nel 1974, da un gruppo di imprenditori e industriali, anche grazie all’incoraggiamento dell’Ambasciatore Ortona e del Console Generale Traxler, per rispondere alle preoccupazioni americane riguardo alla stabilità dell’Italia in un periodo di grandi difficoltà politiche. Da allora- ha ricordato- il GEI ha avuto 10 Presidenti, inclusi Lucio Caputo e Enzo Viscusi, uno dei fondatori”. Erano anni in cui le Brigate Rosse terrorizzavano il Paese con attentati, spesso mortali, e l’Unione Sovietica cercava di espandere la sua influenza nel pieno della Guerra Fredda. Nei decenni il GEI è stato centrale per rassicurare gli interlocutori americani in periodi difficili per la Repubblica: gli Anni di Piombo, Mani Pulite, la crisi finanziaria del 2007-2009 hanno generato in America momenti di sfiducia, ai quali il Gruppo Esponenti Italiani ha risposto ricordando un’Italia sempre sana nelle istituzioni, dinamica, tenace e imprenditoriale.
“Oggi – ha continuato Calvo-Platero rivolgendosi al presidente Mattarella- il GEI si è aperto a nuovi soci italiani più radicati in America, si è ringiovanito e continua a crescere, per raccontare un’Italia proiettata nel futuro, che attira investimenti internazionali, che fa ricerca sul piano globale, che svolge un ruolo di leadership in Europa, impegnata senza riserva nel dialogo transatlantico”. Il presidente del GEI nel suo discorso, dopo aver ripercorso la storia del Gruppo, ma voluto anche guardare avanti alle nuove sfide, che si affacciano “in nome di un multiculturalismo competitivo che vuole riscrivere una parte della nostra storia, cambiare il nome del Rinascimento in Early modern o del neo-realismo nel cinema. Il Gei – ha assicurato- sarà vigile e seguirà questi sviluppi perché’ quando si mettono in dubbio le nostre eredità culturali fondamentali si erode un modello di tradizioni, di radici, di creatività, di personaggi storici, di immagini su cui la Nazione ha costruito e costruisce il suo successo. Una sfida dunque non solo culturale, ma anche economica”.
Il GEI oggi conta tra i suoi membri i CEO delle filiali americane delle principali aziende, organizzazioni e istituzioni italiane. L’obiettivo è svolgere attività utili a proiettare l’eccellenza italiana in vari settori. Negli ultimi anni, il GEI ha aperto la sua partecipazione anche agli italiani che ricoprono posizioni di vertice in aziende americane, studi legali, di consulenza e altre istituzioni.
Per riuscire nell’obiettivo di rafforzare il dialogo transatlantico, ogni mese vengono chiamati a parlare relatori autorevoli italiani e americani per discutere dei più recenti temi di attualità politica, sociale, economica, finanziaria, culturale e commerciale; approfondendoli sia dal punto di vista americano che da quello italiano.
Nel corso degli anni, il GEI Award è stato assegnato a: Gianni Agnelli, Biagio Agnes, Robert E. Allen, Luciano Benetton, Guido Carli, Carlo Azeglio Ciampi, Emilio Colombo, Mario Cuomo, Pier Francesco Guarguaglini, John E. Grettenberger, Edward M. Kennedy, Emma Marcegaglia, Vittorio Merloni, Leonardo Mondadori, Mario Monti, Giorgio Napolitano, Umberto Nordio, Luciano Pavarotti, Sandro Pertini, Sergio Pininfarina, Leontyne Price, Alessandro Profumo, David Rockefeller, Renato Ruggero, Paolo Scaroni, Marvin S. Traub, Marco Tronchetti Provera e Ellen Wolff. Nel 2023, il GEI Award è stato assegnato all’Onorevole ministro degli Esteri Antonio Tajani.
MOTIVAZIONE COMPLETA DEL GEI AWARD AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA SERGIO MATTARELLA
Nel cinquantesimo anniversario del Gruppo Esponenti Italiani, onorato dalla
sua presenza, grato per il suo straordinario servizio alla Repubblica
e per l’orgoglio trasmesso alle comunità italiane all’estero, riconosciuti il suo
impegno per il multilateralismo, per i diritti individuali, per gli ideali esemplari
del progetto europeo, per il rafforzamento del rapporto transatlantico
e di quello con gli Stati Uniti d’America in particolare, consapevole del suo
infaticabile sostegno alle imprese e al lavoro degli italiani che si affacciano e
prevalgono in un’economia internazionale sempre più competitiva,
il Consiglio Direttivo del GEI conferisce il GEI Award 2024 al Sign. Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella