E’ nato a Taurianova (Reggio Calabria) (7 febbraio 1944). Si e’ laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma con il massimo dei voti. E’ giornalista professionista e lavora alla RAI dal 1976.
Nel 1979 ha partecipato alla nascita del TG3 diretto da Biagio Agnes e Alessandro Curzi ove lavorato per otto anni e nell’83 ne ha assunto l’incarico di vice-caporedattore e due anni dopo quello di capo-redattore centrale.
Nel 1987 e’ nominato vicedirettore di Raidue*, nel 1989 responsabile della Struttura Promozione e Immagine Video della Rai e nel 1992 condirettore e responsabile della pubblicità stampa e delle attività promozionali della Rai dove cura l’immagine di rete e della gestione del palinsesto ottenendo risultati sia sul piano degli ascolti che degli introiti pubblicitari.
In parallelo, lavora al rinnovamento dei programmi sulla base e partecipa alla ideazione e alla impostazione di una serie di programmi che si rivelano anche prototipi per tutto il sistema televisivo, da “Indietro Tutta” di Renzo Arbore a “Giallo” con Enzo Tortora, dal “Testimone” di Giuliano Ferrara a “Aperto per Ferie” con Michele Mirabella e Toni Garrani, a “Serata d’onore” (che segna il ritorno di Pippo Baudo in Rai con livelli d’ascolto di 12 milioni di spettatori), al varietà “Fate il vostro gioco”, che lancia in prima serata Fabio Fazio.]
Nel marzo del ’95 viene nominato assistente del Presidente della Rai, Letizia Moratti, e contestualmente Responsabile della Comunicazione Aziendale.
Il 19 marzo ’98 viene nominato Vice Direttore Vicario di Rai Uno ed il 4 giugno Direttore di Rai Uno portando la Rete ai più alti risultati di audience, sia nella prima serata che nell’intera giornata.
Il 13 luglio 2000 viene nominato Direttore del Marketing Strategico, Offerta e Palinsesti e il 3 agosto 2001 viene nuovamente chiamato alla direzione di Raiuno per invertire una linea di tendenza negativa con un decremento degli ascolti.
Il 19 marzo 2002 viene nominato Direttore Generale.
In tale veste conduce subito un’opera di riequilibrio del conto economico: riduce del 10% i costi unitari interni, ottimizza le risorse produttive e professionali dell’azienda e avvia un processo di snellimento delle procedure, nel quadro di una complessiva riorganizzazione aziendale.
I risultati confermano l’efficacia dell’azione: ed a fronte di una previsione di perdita di 120 milioni, chiude il conto economico in attivo mentre viene arrestata la caduta degli ascolti.
Il 22 aprile 2003 e’ nominato Direttore di Rai Fiction, di cui era responsabile ad interim nel periodo della Direzione Generale.
In tale funzione svolge un lavoro di rilancio strategico del settore, in grado di far fronte all’accresciuta domanda che viene dai palinsesti e alla centralità che la fiction viene ad assumere nell’offerta generalista.
Un passo decisivo per aumentare il livello della produzione è costituito da una strategica apertura al mercato internazionale, che porta ad una crescita delle coproduzioni del 150%.
Sul piano editoriale segue una linea di coerente equilibrio tra la missione di servizio pubblico e la domanda generalista di storie: l’offerta della Rai si caratterizza per un’attenzione alla memoria del paese, per la capacità di raccontare le difficoltà e la crisi di identità del presente, per un mix di generi.
Gli ascolti confermano che la fiction Rai si è consolidata nel sistema di attese del pubblico. Basti, in questo senso, ricordare solo alcuni dei titoli che si sono collocati tra i 9/10 milioni di spettatori: Cime tempestose, Un uomo sbagliato, Mio figlio, La caccia e Il cuore spezzato.