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Il presidente della regione Piemonte e il sindaco di Torino al GEI: “Non solo sport, siamo qui per trasformare Torino e rendere centrale il Piemonte”

Attesa a febbraio in città la Bloomberg Foundation per collaborare al piano regolatore della città

New York, 19 gennaio 2023- Rendere centrale il Piemonte in Europa, e nel mondo, e trasformare Torino. Nonostante le divergenze politiche, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, di centro-destra, e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, dell’area del centro sinistra, hanno intrapreso la missione americana con un obiettivo comune: riportare le grandi opere nella regione e puntare sulla internazionalizzazione per dare ricchezza al territorio. Cirio e Lo Russo hanno tracciato le linee del loro piano, al termine della due giorni newyorchese, durante un incontro con il GEI, Gruppo Esponenti Italiani, che si è tenuto al Racquet and Tennis Club, 370 Park Avenue, a Manhattan, davanti a una platea di businessmen italiani e americani.

Il moderatore dell’incontro, Mario Calvo Platero, presidente del GEI, ha voluto aprire il confronto, evidenziando proprio la particolarità di questa missione, risultato di forze politiche di opposto schieramento che hanno collaborato insieme. “Per noi è una scelta di buon senso- ha commentato il governatore Cirio- Abbiamo impostato un meccanismo di lavoro insieme. Ce lo impongono i tempi, stiamo rifondando un pezzo del nostro Paese”. “Torino ha una potenzialità di crescita enorme e il Piemonte Pure- gli ha fatto eco il sindaco Lo Russo- Su molti aspetti, sicuramente nelle questioni di sostanza, c’è identità di vedute: le grandi infrastrutture, i grandi eventi, la promozione del territorio all’estero”.

Da sinistra: Alberto Cirio, Mario Calvo Platero e Stefano Lo Russo

Arrivati in America formalmente per le Universiadi, dove a Lake Placid domenica Lo Russo raccoglierà la bandiera e la porterà a Torino, città che ospiterà la prossima edizione nel 2025, la delegazione piemontese ne ha approfittato per organizzare una fitta agenda di incontri con istituzioni americane.

Su tutti, uno che si potrebbe rivelare strategico nell’immediato: la visita alla Fondazione Bloomberg, impegnata nel mondo a favorire la trasformazione dei panorami urbani. “Alla direttrice Amanda Burden abbiamo proposto la trasformazione del nostro piano regolatore- ha rivelato il primo cittadino all’attenta platea del GEI – Quello del “city branding” e del marketing sono due temi importanti di cui abbiamo parlato. Bloomberg potrebbe aiutarci nell’impostazione di una nuova modalità di proporci verso la business community e i giovani. Abbiamo riscontrato un forte interesse e aspettiamo la Burden e il suo team a Torino a inizio febbraio per approfondire la possibilità di collaborare”.

New York però è stata una tappa importante anche per creare sinergie e nuove possibilità per il sistema culturale. Platero chiede conto di come siano andati gli incontri con il Moma e il direttore del Guggenheim, Richard Armstrong, e che intenzioni abbiano con la Galleria D’Arte Moderna, importantissima, ma da rispolverare, come ha ammesso lo stesso Armstrong. “Sono stati incontri importanti- ha riflettuto Lo Russo- Vogliamo creare sinergie con il nostro sistema museale. L’immobile del Gam è uno dei capolavori dell’architettura della nostra città. È centrale, anche attraverso il PNRR, il piano di restauro. Ci sono diversi progetti culturali, il principale è Torino Esposizioni.

A proposito di PNRR, il presidente del GEI, è ritornato alle questioni italiane, chiedendo un commento al governatore del Piemonte Cirio, sulla questione della Tav (il treno ad alta velocità) e sulle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. “Quando sono iniziati i lavori della Tav- ha ricordato Cirio- abbiamo avuto il problema delle manifestazioni del no. Nel 2020, è ripartita, ora sta andando avanti speditamente. Va in appalto quest’anno la parte italiana e per noi rappresenta la prospettiva di un futuro straordinario per il Piemonte”. Sulle Olimpiadi: “Abbiamo messo a disposizione del governo i nostri impianti. Questo aiuterebbe a risparmiare qualche soldo pubblico e a salvaguardare montagne e vallate, evitando di cementificare nuove aree. Nel 2025 ospiteremo le Universiadi e siamo qui, in America, anche per ribadire che noi crediamo nei grandi eventi. Sia io che il sindaco abbiamo ereditato scelte dissennate. Cortina non ci ha preso le Olimpiadi, è Torino ad aver detto di non essere interessata, per paura che sarebbe arrivato anche il malaffare. Hanno preferito la decrescita felice, una assurdità. Io di poveri felici non ne ho mai visto”.