L’Ambasciatrice d’Italia negli Usa: “Questo importante evento aiuterà il pubblico americano a scoprire la Civiltà nuragica”
Con un comunicato pubblicato sul suo sito web il Metropolitan Museum of art di New York ha dato piena esecutività dell’accordo stipulato nel novembre 2022 con la Fondazione Mont’e Prama, annunciando che dal 25 maggio al 6 dicembre prossimi uno dei Giganti di pietra del Sinis sarà esposto all’ingresso della sezione Greco-Romana del prestigioso Museo, che ha sede sulla Fifth Avenue.
Max Hollein, direttore del Metropolitan Museum of Art, ha dichiarato: “I Giganti di Mont’e Prama sono diventati ambasciatori globali di questa antica civiltà sarda e siamo entusiasti di averne uno in prestito per accogliere i visitatori del nostro Museo. Contestualizzata con opere della nostra collezione, la Mostra arricchirà ulteriormente la nostra conoscenza della cultura italico-sarda e affine. Il Metropolitan Museum ringrazia la Fondazione Mont’e Prama, la Regione Autonoma della Sardegna, il Ministero dei Beni Culturali e il Presidente della Regione Sardegna per aver reso possibile questo prestito straordinario”.
“Sebbene sia la seconda Isola più grande del Mar Mediterraneo, il ricco patrimonio culturale della Sardegna è relativamente sconosciuto a molte persone. Siamo entusiasti di poter presentare uno degli spettacolari Giganti di Mont’e Prama all’ingresso delle Gallerie Greche e Romane del Metropolitan Museum of Art”, hanno dichiarato Seán Hemingway, John A. e Carole O. Moran, curatori del Dipartimento di arte Greca e Romana al MET. “I visitatori vedranno questa figura imponente in relazione alle opere della prima arte Greca e Italica della collezione The Met, che ci ricordano le diverse culture che popolavano la regione mediterranea all’inizio del primo millennio a.C. e le loro tradizioni artistiche distintive.”
L’ambasciatrice Mariangela Zappia, a capo della diplomazia italiana negli Stati Uniti, ha commentato: “Sono lieta che il Metropolitan Museum of Art ospiti uno dei 33 Giganti storici della Sardegna. Il cosiddetto Manneddu viene esposto per la prima volta nella sua storia negli Stati Uniti e per la seconda volta all’estero. Questo incredibile prestito è stato reso possibile dalla collaborazione del Metropolitan Museum con la Fondazione Mont’e Prama, con il Ministero dei Beni Culturali e la Regione Sardegna. Sono certa che i Giganti aiuteranno il pubblico a scoprire la misteriosa civiltà nuragica, il cui sito principale è tra gli ineguagliabili siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO in Italia”.
“Siamo profondamente onorati di collaborare con un’istituzione così prestigiosa come il Metropolitan Museum of Art”, ha aggiunto Anthony Muroni, Presidente della Fondazione Mont’e Prama. “Grazie alla proposta progettuale iniziale e poi all’introduzione fatta da Barbara Faedda, Direttrice esecutiva dell’Italian Academy della Columbia University, e con il contributo del Ministero della Cultura Italiano e della Regione Autonoma della Sardegna, abbiamo ora l’opportunità di mostrare le statue dei Giganti di Pietra di Mont’e Prama e la storia plurimillenaria della Sardegna negli Stati Uniti d’America, chiudendo così il cerchio dopo il tour europeo che ha portato la mostra a Berlino, San Pietroburgo, Salonicco e Napoli”.
“Il nostro augurio è che tutti i visitatori del Metropolitan Museum of Art siano affascinati dalla storia della Sardegna e forse un giorno diventino ospiti nella nostra bellissima Isola nel cuore del Mar Mediterraneo. Vogliamo raccontare la storia della Sardegna, già rinomata per le sue spiagge incontaminate e il mare cristallino, esplorando il patrimonio millenario che l’ha trasformata in un museo archeologico a cielo aperto. Il paesaggio dell’Isola è costellato da oltre 10.000 torri megalitiche costruite nell’età del Bronzo dalla Civiltà nuragica, i cui eroici discendenti si riconoscono nelle statue dei Guerrieri di Pietra di Mont’e Prama”, ha dichiarato Nadia Canu, Direttrice della Fondazione ‘e Prama.
Sul sito web del Metropolitan anche la scheda tecnica inviata dai curatori americani alla stampa specializzata statunitense: “Negli ultimi decenni, migliaia di frammenti scultorei di calcare frantumato risalenti al 900-750 a.C. circa sono stati scoperti in una necropoli, o cimitero, ai piedi della bassa collina di Mont’e Prama, sul lato occidentale della Sardegna. Finora, i pezzi sono stati riassemblati in 28 statue raffiguranti arcieri, guerrieri e pugili noti come i Giganti di Mont’e Prama. L’esemplare che sarà in prestito al Metropolitan Museum of Art, uno dei pugilatori, è il più grande del gruppo. Il suo braccio sinistro sollevato originariamente conteneva uno scudo, e il suo braccio destro mancante sarebbe stato inguainato in un guanto chiodato che poteva essere usato come arma. Queste figure possono rappresentare guerrieri armati per il combattimento ravvicinato o atleti impegnati in giochi in onore di una divinità o del defunto”
La straordinaria storia della riscoperta Giganti di Mont’e Prama inizia il 28 marzo 1974, quando due contadini che arano il loro campo a Cabras trovano una grande testa, il primo di migliaia di frammenti raccolti dagli archeologi nei decenni successivi. Nel 2007 oltre 5.000 frammenti scultorei rinvenuti a Mont’e Prama sono stati trasferiti al Centro di Conservazione e Restauro di Li Punti nella città di Sassari. Nei successivi quattro anni sono state ricostruite 28 statue e 16 sculture rappresentanti modelli di nuraghi (le torri preistoriche in pietra della Sardegna). Sono stati poi esposti in Sardegna nei musei di Cagliari e Cabras. Nuovi scavi dopo il 2014 hanno recuperato migliaia di ulteriori frammenti. Nel 2021 il Ministero della Cultura della Repubblica Italiana, la Regione Autonoma della Sardegna e il Comune di Cabras hanno creato la Fondazione Mont’e Prama, a cui è affidata la cura e l’esposizione dei Giganti.
Il Gigante in prestito al Metropolitan Museum of Art sarà esposto al centro della Galleria 150, un luogo chiave nelle gallerie d’arte Greca e Romana, dove sono evidenziati i reperti di oggetti singoli di grande importanza. Inoltre, in occasione dell’esposizione del prestito, una teca vicina presenterà una selezione di oggetti in bronzo greci e italici del Museo che riflettono l’ideologia e l’immaginario del guerriero presenti in molte culture diverse in tutto il mondo antico del Mediterraneo. Questi oggetti includono un elmo in bronzo villanoviano del IX secolo a.C., due elmi cretesi della fine del VII secolo a.C., statuette di guerrieri in bronzo etrusco e umbro della fine del VI-IV secolo a.C. e un’armatura in bronzo etrusca in miniatura del V secolo a.C.
(Articolo pubblicato sul sito della Fondazione Monte Prama )
Il Metropolitan Museum di New York annuncia la mostra sui Giganti